Un membro del tuo team ti pone una domanda: chiedi, non dire!

"Uhm...", inizia, e tu pensi: "uh-oh... ci vorrà un po'...". Jack, un membro del tuo team, ha iniziato a lavorare con te sei mesi fa. Si sente ancora un po' insicuro e sembra che voglia fare tutto alla perfezione. Una parte di te vuole aiutarlo, un'altra parte è un po' seccata e pensa: "Superalo!" Ma qualsiasi cosa tu faccia, Jack continuerà a fare domande e tu continuerai a volerlo aiutare. Questo piccolo articolo potrebbe aiutarti a goderti di più il processo.

La settimana scorsa abbiamo parlato della differenza tra "domande seme" e "domande bicchiere d'acqua". Le "domande seme" sono domande che non hanno una risposta "giusta" (ad esempio "Come mi comporto con il cliente X?"). Le domande a bicchiere d'acqua sono richieste di informazioni mancanti (ad esempio "Dove trovo i moduli d'ordine sul nostro drive condiviso?"). Questa distinzione è uno strumento utile per i manager o anche per i membri dello stesso team che vogliono supportare un membro junior del team nel suo sviluppo.

Quando qualcuno come Jack si rivolge a te per un consiglio, sembra più veloce semplicemente dare la risposta che Jack sta cercando. A lungo termine, tuttavia, questo non aiuterà Jack a diventare il collega sicuro di sé di cui hai bisogno.

Ecco alcuni passaggi che potrebbero aiutarti:

  • Chiediti: Jack sta ponendo una "domanda a bicchiere d'acqua" o una "domanda seme"?
  • Se Jack sta semplicemente chiedendo informazioni, forniscigli le informazioni e anche alcuni suggerimenti su dove potrebbe guardare quando non ci sei. (Ad esempio "Il modulo d'ordine si trova nella cartella Admin. Nel caso in cui non fossi qui, posso mostrarti anche una funzione di ricerca per la nostra unità condivisa in modo che tu possa trovare le cose quando non ci sono?")
  • Se Jack pone una "domanda iniziale" ("Come mi occupo del cliente X?"), cerca di non dare la tua risposta ma fai alcune domande, ad esempio:
  • "Cosa è importante del cliente X?"
  • "Cosa pensi di dover ottenere proprio qui?"
  • "Cosa hai già provato?"
  • "Quali sono le tue idee?"
  • "Come posso supportarti?"

John Whitmore, il padre del coaching moderno, mostrava un video molto interessante sul potere delle domande. Puoi trovarlo qui: https://www.youtube.com/watch?v=LKuL0ya1wBM

Questo video mette a confronto due approcci all'apprendimento o allo sviluppo delle competenze: a una persona viene insegnato a giocare a golf, all'altra viene insegnato a giocare a golf. Entrambi ottengono risultati immediati simili, ma il golfista principiante, a cui sono state poste domande, aveva un maggiore senso di iniziativa, consapevolezza e responsabilità: tutte qualità di cui abbiamo più bisogno nell'ambiente di lavoro odierno.

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